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Dati affidabili e analisi accurate per una buona gestione dei processi

Le società di gestione dei servizi idrici utilizzano regolarmente i dati per avere una panoramica chiara delle condizioni del sistema idrico, per monitorare il flusso, la qualità e la distribuzione dell’acqua e in generale per garantire la fornitura continua e sicura di acqua potabile migliorando l’efficienza operativa. La qualità di tali dati può fare la differenza: affinché possano essere considerati utilizzabili, i dati devono essere sufficientemente pertinenti e specifici da tradursi in passaggi pratici o strategie a supporto del processo decisionale. Anche l’accuratezza dell’analisi dei dati riveste un’importanza fondamentale: per garantirla consigliamo l’impiego del nostro software ISOD@M.

 

Tipologie di dati 

Lo scopo dei dati è definire un’azione (la modulazione di una valvola, la sostituzione di un tubo…) che alla fine porti ad ottenere determinati risultati.
Le tipologie di dati che i gestori dei servizi idrici raccolgono regolarmente rientrano in quattro categorie generali:

  • Dati operativi, di manutenzione e tecnici: comprendono dati dei dispositivi (non solo parametri misurati dagli strumenti ma anche dati relativi allo stato di funzionamento, alle impostazioni, alla diagnostica); dati operativi raccolti dalle utility durante le operazioni quotidiane (ad esempio dal laboratorio, dai clienti e dai sistemi SCADA, dati archiviati nei sistemi di gestione della manutenzione ecc.) e dati contestuali inerenti ad esempio le risorse gestite, l’affiliazione, i territori serviti (sebbene questi dati siano in gran parte statici, possono essere importanti per un’ampia gamma di applicazioni).
  • Dati aziendali: includono ad esempio l’inventario e i contratti di acquisto.
  • Dati dell’account: dati specifici del cliente, come la cronologia di fatturazione e le finalità di utilizzo.
  • Master data: comprendono informazioni rilevanti per più asset e funzioni, comprese informazioni geografiche, altitudine e territori serviti.

 

Quando i dati sono utilizzabili?

Molte utility investono migliaia di euro nell’archiviazione, nell’arricchimento, nell’integrazione, nella presentazione e nell’analisi dei dati, ma è tutto inutile se i risultati non sono attendibili.
Affinché i dati possano essere considerati utilizzabili per controllare e migliorare i processi, devono avere un livello appropriato di precisione, risoluzione, volume e latenza.

  1. Precisione
    La precisione dei dati è il primo grande ostacolo
    per molti gestori dei servizi idrici, poiché spesso gli operatori dispongono di dati non convalidati da cui vengono tratte conclusioni non solo errate ma che potenzialmente comportano costi inutili.
    Per garantire che i dati siano accurati, gli strumenti devono essere sottoposti a taratura e testati regolarmente.
  2. Risoluzione
    I dati devono essere sufficientemente granulari
    per soddisfare la finalità per i quali vengono raccolti.
    Ad esempio, il rilevamento di una perdita residenziale richiede che le letture vengano riportate ogni 15 minuti per 24 ore o più; o ancora, per determinare un transitorio di pressione è necessaria una risoluzione di lettura di 128 Hz o più.
  3. Volume
    La quantità di dati deve essere proporzionale alla dimensione del problema
    che gli operatori stanno cercando di risolvere.
    In altre parole, la quantità di dati necessaria per passare dall’efficienza del 50% all’efficienza del 60% è molto inferiore alla quantità necessaria per passare dall’efficienza del 95% al 99%.
    Il volume può essere quantificato in termini di numero di strumenti presenti nella rete che prelevano campioni o in termini di dati accumulati nel tempo (mesi, anni, ecc.), a seconda degli obiettivi in questione.
  4. Latenza
    Descrive la quantità di tempo che intercorre tra la misurazione e la comunicazione dei dati
    .
    Quando si tratta di quantificare una bolletta mensile dell’acqua, ad esempio, il margine può essere abbastanza ampio e tuttavia, quando si verifica una possibile contaminazione, ogni secondo di ritardo nel tempo di risposta conta.
L’analisi dei dati con ISOD@M

Una volta che i dati sono resi disponibili e accessibili tramite un’interfaccia centralizzata, devono essere analizzati. Sebbene ciò possa essere fatto manualmente, esistono una serie di soluzioni che possono aiutare gli operatori ad interpretare i propri dati per trarne informazioni approfondite e determinare la migliore linea d’azione.

Il nostro software web ISOD@M consente il controllo, l’acquisizione e lanalisi dei dati della strumentazione di campo.
Nato per estendere le capacità di comunicazione degli strumenti FLOWIZ, il software è aperto e consente la gestione anche di dati provenienti da strumenti di terze parti;  è dotato di una grafica semplice ed intuitiva e costituisce un potente strumento di sintesi per una visione immediata dello stato del proprio sistema, grazie a semplici ed intuitive funzionalità grafiche ed alla gestione avanzata di allarmi ed eventi.
E’ possibile implementare le funzionalità base di ISOD@M con una serie completa di pacchetti opzionali: analisi avanzata dei dati, ricerca ed analisi delle perdite, manutenzione predittiva, geo localizzazione ed esportazione dati raccolti verso sistemi esterni.

È importante ricordare che i dati e l’analisi non risolvono i problemi; l’azione successiva lo fa.
La cosa importante è garantire che la persona che intraprende l’attività disponga delle informazioni per intraprendere l’azione giusta al momento giusto; i nostri consulenti tecnico/commerciali sono a completa disposizione per qualsiasi informazione e/o soluzione personalizzata. Non esitare a contattarli.