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Perdite di olio dai trasformatori elettrici: rischi e soluzioni

Monitorare le perdite di olio dai trasformatori elettrici è fondamentale per prevenire situazioni di pericolo e di inquinamento ambientale. I rilevatori di olio in acqua Leakwise trovano largo impiego nei siti di produzione e distribuzione di energia elettrica e il loro utilizzo rientra tra le buone pratiche per rendere le attività di manutenzione dei trasformatori più efficaci e tempestive.

 

Prevenire incendi ed esplosioni adottando comportamenti corretti e tecnologie adeguate

Il 17 agosto 2009 nella centrale idroelettrica di Sayano-Shushenskaya, in Russia, l’esplosione di un trasformatore in olio  ha danneggiato le condotte forzate che alimentavano la centrale, le infrastrutture elettriche, il tetto e le pareti della sottostante sala macchine, provocando un immediato allagamento dei locali occupati dal personale.
Il 13 maggio 2014 nella Turchia occidentale si sono verificati un’esplosione e un incendio devastanti all’interno di una miniera, la cui causa è stata il mancato monitoraggio dell’olio in un trasformatore che ha causato un blackout del sistema elettrico e il crollo di una parte dell’infrastruttura sotterranea a circa 2000 metri di profondità: circa 780 minatori si trovavano nella miniera e il bilancio della tragedia conta oltre 232 morti e 300 dispersi.

Nel maggio del 2015 durante i lavori di manutenzione della centrale nucleare Indian Point di Buchanan, 50 km a nord di Manhattan, un trasformatore è esploso provocando un incendio che ha sollevato forti preoccupazioni sulla sicurezza.
Anche nella cronaca più recente non mancano episodi di incendi con conseguenze più o meno gravi, che  mettono in luce l’importanza di verificare il buono stato di funzionamento dei trasformatori elettrici e la presenza di eventuali perdite di olio dielettrico: poiché l’olio dielettrico nei trasformatori funge da refrigerante e isolante, eventuali perdite possono infatti ridurre l’efficacia del raffreddamento, provocando surriscaldamento, possibili cortocircuiti e esplosioni.
Oltre a provocare rischi per la sicurezza, l’olio che fuoriesce dai trasformatori può provocare danni ambientali infiltrandosi nel terreno e contaminando l’acqua sotterranea.
La mancanza di un adeguato livello di olio nei trasformatori
può inoltre accelerare il degrado dei componenti, riducendo la vita utile del trasformatore e richiedendo costose riparazioni o sostituzioni.
Occorre ricordare inoltre che la normativa stabilisce parametri chiari per la gestione dei fluidi isolanti, prevedendo specifiche misure preventive e correttive: il rispetto delle norme è un dovere per le aziende attive nel settore dell’Energia, che sono tenute ad effettuare test e interventi di manutenzione regolari sui sistemi di rilevamento perdite, per evitare sanzioni e assicurare il massimo livello di protezione ambientale.

 

Come eseguire la manutenzione dei trasformatori?

L’olio di raffreddamento potrebbe fuoriuscire dai trasformatori per difetti di progettazione e fabbricazione: componenti difettosi o materiali di bassa qualità rendono i trasformatori poco resistenti alle condizioni operative, con conseguenti guasti e perdite premature. Altre cause all’origine delle perdite di olio sono: errori nel processo di installazione, un utilizzo non corretto delle apparecchiature oltre il loro limite di carico, la degradazione di componenti esposti nel tempo  a stress meccanici e ad agenti chimici.

 

La mancanza di una regolare e corretta manutenzione può portare piccoli problemi ad evolversi in perdite significative, pertanto si consiglia di ispezionare regolarmente alcuni punti critici: guarnizioni e sigilli, da sostituire  in caso di deterioramento; connessioni e raccordi che non devono essere allentati o presentare danni; il serbatoio, che non deve presentare crepe nè segni di corrosione; l’indicatore di livello, che non deve rilevare variazioni anomale; le valvole di sicurezza, che devono funzionare correttamente per evitare sovrappressioni; le sottostazioni o bacini di contenimento per rilevare la presenza di olio sulla superficie dell’acqua.  

 

Rilevamento di olio in acqua: il tempismo conta

Una corretta gestione del ciclo di vita (LCM = Lifecycle Management) dei trasformatori isolati e raffreddati con olio passa necessariamente dall’adozione di tecnologie avanzate ed affidabili.
I rilevatori di olio in acqua Leakwise, che funzionano sulla base del principio di assorbimento di energia elettromagnetica, possono rilevare la presenza di strati di olio superficiale con spessore da 0,3 mm a 100 mm e sono in grado di rilevare variazioni dello spessore dello strato di olio fino a 25 mm.
Questi sensori aiutano a prevenire danni alle apparecchiature e tempi di fermo migliorando l’efficienza operativa e possono determinare in modo continuo e da remoto quando si verifica un evento di contaminazione: gli avvisi di allarme in tempo reale, che si possono impostare in base ad opzioni di sensibilità facilmente regolabili, permettendo di intraprendere azioni tempestive e adeguate.

Oltre 6.000 sistemi Leakwise sono installati e operativi in tutto il mondo da decenni in molteplici ambiti: se cercate soluzioni affidabili per il rilevamento di olio in acqua e se avete domande o applicazioni specifiche da discutere vi invitiamo a contattare i nostri esperti.